Cos'è la dermatite atopica e come si cura

PUBBLICATO IL 20 AGOSTO 2021

La dermatite atopica è la forma più comune di dermatite, ma quali sono i sintomi per riconoscerla e come si può trattare? La dermatologa risponde.

L’eczema topico o dermatite atopica colpisce fino al 5% della popolazione adulta nel mondo e fino al 20% dei bambini. I sintomi irritativi causati dalla patologia possono essere anche molto fastidiosi, soprattutto nella stagione fredda. Ne parliamo meglio con la Dott.ssa Elena Guanziroli, Dermatologa della Casa di Cura La Madonnina.  

 

Cos’è la dermatite atopica?

“La dermatite atopica – spiega la Dott.ssa Guanziroli - è una patologia infiammatoria che determina un’iperreattività e alterazione della barriera cutanea. Caratterizzata da un’alternanza di fasi attive e recidive, compare soprattutto in età neonatale e tende a cronicizzarsi”.  

L’eczema atopico, infatti, si manifesta spesso nel 1 anno di vita e in molti casi si associa come primo sintomo ad altre manifestazioni allergeniche delle vie respiratorie, rappresentate da:

  • asma;
  • rino-congiuntivite allergica.

Queste manifestazioni costituiscono la cosiddetta ‘marcia allergica o atopica’, ovverosia indicano la progressione nel paziente delle manifestazioni allergiche”.

 

Sintomi della dermatite atopica

“Nella maggior parte dei casi la dermatite atopica migliora nell’adolescenza per poi regredire - continua l’esperta -. 

Tuttavia, in una certa percentuale di pazienti i fastidi continuano a manifestarsi anche in seguito e in altri ancora l’insorgenza della malattia avviene in età adulta, con periodi di riattivazione e remissione in base alla stagionalità e fattori esterni.

I sintomi della patologia includono solitamente:

  • chiazze eritemato-desquamative, quindi pelle arrossata e desquamata;
  • vescicole che interessano generalmente la fase attiva, soprattutto nel periodo primaverile-estivo;
  • lesioni lichenificate, tipiche della malattia cronicizzata, caratterizzate da epidermide più spessa e disidratata;
  • croste ed erosioni a livello cutaneo, a causa del grattamento”.

 

Dove si manifesta la dermatite atopica

Come specifica la dermatologa: “I sintomi compaiono nelle zone di:

  • volto, soprattutto l’area palpebrale;
  • pieghe antecubitali (le pieghe del gomito);
  • cavo popliteo del ginocchio (parte posteriore del ginocchio fra coscia e polpaccio);
  • collo;
  • mammella e/o caviglie, soprattutto in età adolescenziale;
  • mani, dove spesso si associa anche a dermatite da contatto (determinata, cioè, provocata da irritanti e allergeni)”. 

 

Le cause

Le cause della patologia non sono note e probabilmente entra in ballo una concomitanza di diversi fattori fra cui:

  • predisposizione genetica familiare;
  • stress;
  • fattori ambientali ed allergeni. 

 

Dermatite atopica stagionale

I periodi in cui la dermatite atopica è generalmente in fase attiva sono quelli legati a fattori ambientali tipici della stagione fredda, quindi:

  • bassa umidità; 
  • bassa temperatura;
  • bassi livelli di UV. 

 

La dermatite atopica in estate

“Nel periodo estivo, invece, la dermatite atopica sembra migliorare nelle classiche manifestazioni eritemo-desquamative - aggiunge la specialista -. Però il caldo e la sudorazione possono determinare un peggioramento a livello soprattutto delle pieghe cutanee (collo, inguine e gomiti) e possono verificarsi, infatti, anche:

  • manifestazioni irritative/allergiche da contatto;
  • sovrainfezioni batteriche o anche fungine”.

 

La diagnosi 

“La diagnosi della dermatite atopica è sostanzialmente clinica: le manifestazioni eczematose nelle sedi determinate e la secchezza cutanea (xerosi) si riscontrano essenzialmente nell’80% dei pazienti. Vi sono, poi, una serie di score molto specifici che vengono utilizzati a livello di studio per un confronto delle casistiche. 

Oltre a questo, sono molto importanti i dati anamnestici, in quanto spesso vi è anche una familiarità e associazione con altre patologie della marcia atopica.

Nei casi soprattutto di dermatite molto diffusa, vengono eseguiti anche test che vanno ad indagare specifiche allergie ad alimenti o inalanti che, tuttavia, si rimandano solitamente a dopo il primo anno di vita”, dichiara la dott.ssa Guanziroli.

 

Dermatite atopica e bambini

“Nella maggior parte dei casi la dermatite atopica si sviluppa prima dell’anno di vita - sottolinea il medico - intorno ai 4 mesi, e si presenta con chiazze eritemato-desquamative che risparmiano, però, la regione centro-facciale del volto e l’area del pannolino, mentre le forme croniche lichenificate non si riscontrano con frequenza in questa fascia di età.

In età neonatale la dermatite atopica va differenziata da:

  • sindromi genetiche, che però in molti casi si presentano anche con manifestazioni sistemiche;
  • patologie infettive pruriginose e a volte di natura parassitaria, come la scabbia.

Nei bambini la dermatite atopica è spesso legata al rischio di sovrainfezioni batteriche e micotiche soprattutto a livello delle pieghe cutanee (collo, gomiti e inguine) dove si verifica la macerazione della pelle, e manifestazioni infettive di altra natura come molluschi o herpes, negli atopici possono presentarsi in forma più grave e diffusa ed essere più difficili da trattare”. 

 

Prevenire l’eczema atopico

“Per prevenire la dermatite atopica o limitarne l’aggravamento è importante idratare spesso la cute, in modo da renderla meno sensibile e aggredibile all’esterno. Per non disidratare ulteriormente la barriera cutanea occorre, poi:

  • evitare lavaggi frequenti; 
  • effettuare lavaggi veloci, soprattutto nel periodo invernale.

Inoltre - continua la dermatologa - per non indurre irritazione o dermatiti allergiche da contatto, infine, è opportuno:

  • limitare l’uso di bagnoschiumi schiumogeni o profumi; 
  • evitare lo sfregamento e il contatto con potenziali irritanti esterni come etichette, cinture etc.;
  • evitare lana e tessuti sintetici e tenere il più possibile cotone a contatto con la zona interessata”. 

 

La cura

“La base della terapia è costituita essenzialmente dall’utilizzo di emollienti - ricorda la dottoressa -, ma se necessario va modulata una terapia più mirata, elaborata in base alle fasi essudativa o cronica della patologia e all’età del paziente che può prevedere l’utilizzo di: 

  • cortisone e corticosteroidi; 
  • immunosoppressori e fototerapia; 
  • anticorpi monoclonali”. 

 

Cortisone e corticosteroidi

“Per gli eventi acuti, generalmente assieme agli emollienti per via topica si ricorre anche ai corticosteroidi, presenti in varie tipologie e formulazioni con concentrazione cortisonica più o meno elevata - spiega l'esperta -. 

Questi farmaci sono prescritti ed utilizzati per brevi periodi, selezionando anche le aree del corpo da trattare per evitare assorbimento eccessivo ed effetti collaterali anche sistemici fra cui: atrofie, ritardo della crescita, alterazioni asse ipotalamo ipofisi (sistema di comunicazione a livello ormonale) etc.”. 

 

Immunosopressori e fototerapia

“Se tale terapia non determina i risultati sperati o per evitare l’utilizzo di steroidi anche a chi presenta intolleranze e controindicazioni - argomenta ancora - si può ricorrere a:

  • immunosoppressori locali inibitori della proteina calcineurina (tacrolimus e pimecrolimus);
  • immunosoppressori sistemici come la ciclosporina, da considerare nei casi più gravi. 

Per quanto riguarda la fototerapia, invece, si procede con radiazioni selezionate come gli UVB a banda stretta in un tot sedute a settimana nel tempo da definire”.

 

Anticorpi monoclonali

“Anche gli immunosoppressori, ad ogni modo, possono indurre effetti collaterali come ad esempio problematiche a carico dei reni. 

Gli ultimi studi per i casi di media e grave entità di dermatite atopica sono indirizzati verso terapie sempre più specifiche, che agiscono a livello dei circuiti dell’infiammazione grazie ad un anticorpo monoclonale specifico utilizzabile nei bambini e adulti sopra i 12 anni per i quali esiste un’indicazione per la terapia sistemica. 

Gli anticorpi monoclonali, tuttavia, sono farmaci utilizzati solo in centri specializzati ai quali occorre presentare un’apposita richiesta” specifica il medico. 

 

Come distinguerla dalla psoriasi

“Infine, la dermatite atopica spesso viene erroneamente confusa dai pazienti con la psoriasi - conclude la Dott.ssa Guanziroli - ma dal punto di vista clinico e dermatologico sono patologie ben differenziate.

La psoriasi è una patologia infiammatoria che ha delle sedi spesso molto diverse rispetto all’eczema atopico e interessa talvolta gomiti posteriori, ginocchia e la regione occipitale (parte posteriore del cranio), con chiazze ben definite, cosa che in molti casi non avviene nella dermatite atopica, e una desquamazione caratteristica”.

Cura e Prevenzione