Come riconoscere il diabete
PUBBLICATO IL 19 OTTOBRE 2021
Molte persone non sanno nemmeno di esserne affette: la diabetologa della Casa di Cura la Madonnina spiega come si manifesta il diabete e perché è importante individuarlo.
Secondo le ultime rilevazioni ISTAT, oltre 3,5 milioni di italiani dichiarano di essere affetti da diabete, ma alcuni studi stimano che circa 4,5 milioni degli abitanti del Paese siano in una condizione di pre-diabete e che 1,5 milioni siano addirittura ignari di essere affetti dalla malattia.
Oltre a questo, il diabete è una patologia in crescita: rispetto al 2000 si è registrata una sua estensione di oltre il 60%, con più di 1 milione e 360.000 nuovi casi.
La Dott.ssa Laura Cassarà, Diabetologa della Casa di Cura La Madonnina, spiega meglio quali sono le caratteristiche di questa diffusa malattia e come individuarla.
Che cos’è il diabete?
“Il diabete o diabete mellito è una patologia cronica determinata dall’incapacità di un individuo a produrre il suo fabbisogno giornaliero di insulina, ormone del pancreas che regola il livello di zucchero (glucosio, che rappresenta una sorta di carburante per l’organismo) presente nel sangue. In questo modo si determina un quadro di iperglicemia con conseguenze per la salute anche molto serie”, spiega la Dott.ssa Cassarà.
Si pone diagnosi di diabete quando i livelli ematici di glucosio, rilevati dopo un digiuno di almeno 8 ore, sono superiori ai 126 mg.
Quali sono i tipi di diabete
Le tipologie di diabete sono fondamentalmente due:
- tipo I, che si manifesta soprattutto in età infantile e adolescenziale ed è caratterizzato dal fatto che le cellule del pancreas che producono insulina sono distrutte dal sistema immunitario;
- tipo II, che è molto più diffuso e comune, nel quale l’insulina prodotta non è sufficiente al fabbisogno dell’organismo.
Diabete gestazionale
Esiste, inoltre, una situazione particolare chiamata Diabete gestazionale. Durante la gravidanza, infatti, alcune donne possono registrare un aumento del livello di glucosio nel sangue che solitamente, però, torna nella norma dopo il parto.
I sintomi
Il diabete è una malattia che può restare scarsamente sintomatica per anni, per cui occorre prestare particolare attenzione a quelle che possono esserne le manifestazioni cliniche. I principali sintomi, più spiccati, ad ogni modo, nella tipologia I, sono rappresentati da:
- necessità di urinare molto spesso (poliuria);
- necessità di bere molti litri d’acqua al giorno (polidipsia);
- inspiegabile calo di peso;
- senso di grande affaticamento;
- prurito e infezioni frequenti (soprattutto a livello dell’apparato genito-urinario);
- visione offuscata.
Cause del diabete
Le cause del diabete variano a seconda della tipologia:
- il diabete di tipo I è una malattia autoimmune; in questo caso il sistema immunitario distrugge le cellule pancreatiche deputate alla produzione di insulina, per motivi non ancora del tutto noti;
- il diabete di tipo II è spesso associato a fattori come l’obesità e/o l’età avanzata ed è determinato da due anomalie che possono essere fra loro anche concomitanti:
- l’insulino-resistenza, ovverosia una resistenza delle cellule all’azione dell’insulina;
- la ridotta produzione d’insulina da parte delle cellule pancreatiche.
Rischi del diabete
La Dott.ssa Cassarà spiega che Il diabete non diagnosticato può comportare danni anche molto gravi a livello di svariati organi.
Secondo l’ISS, infatti, i soggetti diabetici hanno una probabilità 5 volte più alta di sviluppare malattie cardiovascolari, quali ad esempio l’ictus, rispetto alle persone che non sono affette dalla patologia.
Altre problematiche, poi, sono legate a:
- deterioramento e insufficienza renale (nefropatia diabetica);
- danni all’occhio e alla retina (retinopatia diabetica) con il rischio di cecità;
- disfunzione a carico del sistema nervoso e nervi periferici (neuropatia diabetica).
Per questo motivo, oltre ad una diagnosi tempestiva, per chi soffre di diabete sono fondamentali controlli medici periodici per valutare la funzionalità soprattutto di reni, apparato cardio-circolatorio, occhi e sistema nervoso, oltre a visite specialistiche per adeguamenti della terapia.
La cura
Il diabete può essere curato con diete personalizzate e terapie mirate: “Il paziente può riprendere tranquillamente il normale stile di vita, sicuramente più sano di quello a cui era abituato, magari svolgendo una maggior attività fisica e scegliendo meglio la qualità e la quantità dei cibi da consumare”, - spiega la dottoressa.
È molto importante, poi, che il paziente trovi dentro di sé, con l’aiuto del medico specialista, la carica e determinazione necessarie per affrontare la problematica.
Come prevenire il diabete
In una situazione di rischio, es. di pre-diabete, quando, cioè, i livelli di glucosio nel sangue sono leggermente superiori ai valori di norma, la prevenzione dello sviluppo della patologia è possibile attraverso:
- dieta corretta;
- attività fisica;
- periodici controlli della glicemia, attraverso un semplice esame del sangue.
Diabete e Covid-19
Diversi studi hanno dimostrato come i diabetici siano fra le categorie maggiormente a rischio di esiti negativi dell’infezione da Covid-19.
Fra questi, il report dell’ISS sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi al Covid-19, aggiornato al 21 luglio 2021, mostra, infatti, come ben il 29% dei soggetti ricoverati era affetto da diabete di tipo II diagnosticato precedentemente all’aver contratto l’infezione.
Proprio per la fragilità della categoria, le principali società di settore quali Società Italiana di Diabetologia (SID), la Società Italiana di Endocrinologia (SIE) e l’Associazione Medici Diabetologi (ADM) reputano, dunque, prioritaria la vaccinazione anti-Covid-19 per i soggetti diabetici.