Gli sport da fare in spiaggia

PUBBLICATO IL 10 AGOSTO 2022

Con la stagione estiva e le alte temperature la voglia di fare attività fisica e sudare in palestra va spesso a farsi benedire, mentre si preferisce recarsi al mare per stare all’aperto e prendere il sole. Una cosa, però, non esclude necessariamente l’altra, in quanto anche in spiaggia è possibile mantenersi in forma praticando alcuni sport.

Il dottor Alessandro Clara, anestesista, specialista anche in Medicina dello Sport, della Casa di Cura La Madonnina ci illustra quali attività sportive praticare al mare e con quali benefici.

 

Calcio e beach soccer

Il calcio è di certo uno degli sport più popolari in Italia che si può praticare tranquillamente su erba, ma anche al mare, soprattutto nella forma di “beach soccer” o “calcio da spiaggia”, riconosciuta anche dalla FIFA.  Si gioca a piedi nudi, con regole simili a quelle del calcio a 5, ma con:

  • 3 tempi da 12 minuti;
  • intervalli da 3 minuti fra un tempo e l’altro.

“Rispetto al calcio su erba il beach soccer ha il vantaggio di avere tempistiche più brevi che ben si prestano a una giornata o a qualche ora al mare con gli amici, oltre al fatto che nelle marcature corpo a corpo la sabbia può risultare utile ad attutire eventuali cadute a terra”, spiega il dottor Clara.

 

Pallavolo e beach volley

Anche la pallavolo e il beach volley sono due degli sport da sempre più gettonati se si parla di mare. Il principio di funzionamento è lo stesso, ma attenzione perché le regole sono diverse, a partire dal numero dei giocatori:

  • 6 per squadra per la pallavolo;
  • 2 per team nel beach volley.

Anche in questo caso sia la pallavolo, magari per gruppi di amici più numerosi, che il beach volley, se la cerchia è più ristretta, sono una buona soluzione per passare qualche giornata al mare rimanendo in forma. Il volley in generale, infatti, come ricorda lo specialista, permette di rafforzare efficacemente muscoli e articolazioni di tutto il corpo.

 

Racchettoni e beach tennis

Altro classico che non può mancare al mare è quello dei  . Da piccole competizioni senza campi né regole fra amici, negli anni ’70, si è passati poi alla nascita di un vero e proprio sport a livello nazionale e internazionale: il beach tennis, che riprende, appunto, i principi del tennis, ma con le sue proprie caratteristiche come quella di non prevedere che la palla rimbalzi a terra.

Ad ogni modo, sia che si tratti di racchettoni che beach tennis, il medico sottolinea come questi sport siano importanti per favorire lo sviluppo e il mantenimento di agilità, reattività e coordinazione, in particolare nei bambini.

 

Nuoto

Come non parlare, poi, del nuoto: uno degli sport per eccellenza cui dedicarsi al mare. Oltre che ideale per chi vuole rilassarsi e rinfrescarsi, il nuoto al mare consente di bruciare calorie con un’azione benefica a livello del sistema circolatorio e, nel contempo, godere anche di un naturale effetto anticellulite dato da:

  • potenziamento a livello cardiocircolatorio generato dall’attività;
  • effetto massaggiante dell’acqua;
  • proprietà drenanti e tonificanti del sale.

 

Jogging

Non può essere escluso dall’elenco degli sport da spiaggia neanche il jogging. Una corsa, con magari anche della musica nelle orecchie, è sicuramente un buon metodo per tenersi in forma godendosi il paesaggio e scaricando lo stress con una piccola attività cardio.

In particolare le raccomandazioni del medico da seguire in questo caso sono quelle di:

  • effettuare una corsa moderata che non sovraccarichi le articolazioni;
  • utilizzare preferibilmente scarpe chiuse che tengano l’articolazione del piede più compatta;
  • correre nella zona della battigia, in grado di fornire al piede un terreno più stabile.

 

Nordic walking

La carrellata delle attività sportive da praticare in spiaggia si conclude con il nordic walking: sport di camminata caratterizzato dall’utilizzo di appositi bastoni di ausilio che può essere praticato anche in spiaggia. Come per il jogging, le raccomandazioni sono quelle di:

  • utilizzare una scarpa chiusa che tenga il piede compatto;
  • camminare sulla battigia.

Il nordic walking è un’opzione generalmente preferibile in spiaggia rispetto alla corsa in quanto conserva l’attività tonificante data dallo sport ma, essendo i ritmi più bassi, è più facile evitare traumi e distorsioni determinati da un cattivo appoggio del piede o dalla mancata stabilità del suolo.

 

I benefici dello sport in spiaggia

Le proprietà benefiche dello sport in spiaggia sono ormai note e numerose, ricorda il dottor Clara, fra cui in particolare quelle legate a:

  • favorire la sintesi di vitamina D: esponendosi moderatamente al sole durante l’attività sportiva si incrementa il quantitativo di vitamina D, indispensabile per l’assorbimento del calcio e la salute delle ossa;
  • godere di un aerosol naturale: l’aria di mare è ricca di iodio, calcio e sali minerali che svolgono una benefica attività:
  • di rafforzamento del sistema immunitario;
  • antinfiammatoria, in particolare nei casi di malattie come asma, allergie, bronchiti, sinusiti etc.;
  • ridurre lo stress e la tensione psichica;
  • tonificare i muscoli: essendo la sabbia un terreno molle, per il mantenimento dell’equilibrio la muscolatura degli arti inferiori è in tensione costante, fattore che ne permette l’allenamento.
  • incoraggiare i valori dello sport: l’attività sportiva all’aperto e anche in località di mare, dove nell’antica Grecia potevano sorgere templi e santuari, alimenta in un certo senso anche i valori antichi alla base dello sport, visto come strumento indispensabile per il raggiungimento di un sano equilibro fra mente e corpo nonché un terreno per confrontarsi e socializzare con gli avversari.

 

I rischi dello sport in spiaggia

Per quanto riguarda, invece, i rischi che si possono correre praticando attività sportiva in spiaggia, questi sono legati principalmente a:

  • insolazioni: se non si utilizza un’adeguata protezione solare, anche in acqua, ci si può scottare;
  • disidratazione: se al mare sotto il sole e, in particolare, facendo sport, non si beve e mangia adeguatamente si può andare incontro a disidratazione;
  • lesioni oculari: la sabbia negli occhi e una maggior secchezza oculare data dal caldo possono determinare anche lesioni oculari;
  • infezioni: a causa del sudore e delle alte temperature eventuali graffi e piccole ferite possono infettarsi;
  • Infiammazioni e traumi: in caso di articolazioni/muscoli non propriamente allenati il terreno cedevole della sabbia può portare a infiammazioni come ad esempio la fascite plantare (a carico del legamento che attraversa la pianta del piede, ndr) o a vere e proprie distorsioni.

A cosa prestare attenzione

È possibile godere di tutti i benefici dello sport praticato in spiaggia in sicurezza facendo attenzione ad alcuni semplici accorgimenti:

  • evitare le ore più calde: come è importante non esporsi al sole durante le ore centrali della giornata, ancora più importante è evitare di praticare sport, quindi di affaticarsi, in questa fascia temporale prediligendo, invece, le prime ore del mattino o la sera prima del tramonto;
  • utilizzare un’adeguata protezione solare: applicare più volte nel corso della giornata una protezione solare adeguata al proprio fototipo di pelle consente di mettersi al riparo da ustioni e scottature;
  • proteggersi con cappelli e occhiali da sole: se lo sport lo consente e non costituiscono un intralcio, indossare, ove possibile, occhiali sa sole e cappelli per salvaguardare capo e occhi;
  • bere acqua e idratarsi: al mare è fondamentale idratarsi in maniera adeguata e seguire un’alimentazione che consenta il necessario apporto di vitamine e sali minerali;
  • indossare indumenti in fibre naturali e colori riflettenti: il cotone e altre fibre naturali, in particolare nelle tonalità chiare e del bianco, riducono l’eventuale attrito della sabbia e proteggono dal sole senza irritare la pelle;
  • non usare ciabatte e/o infradito: sport, in particolare di camminata come il jogging, necessitano di scarpe che forniscano un sostegno adeguato.;
  • non strafare: praticare attività sportiva in generale richiede una conoscenza dei propri limiti. Se non si è allenati, è importante non lanciarsi in attività estenuanti e intensive che sovraccarichino il proprio apparato muscolo-scheletrico con il rischio di farsi male e rovinarsi la giornata in spiaggia. Iniziare, piuttosto, con una bassa intensità e procedere aumentando gradualmente.
Cura e Prevenzione