Che cos’è la termoterapia con vapore acqueo per l’iperplasia prostatica benigna

PUBBLICATO IL 31 GENNAIO 2025

La termoterapia con vapore acqueo, cosiddetta Rezum, è una tecnica di ultima generazione per il trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna (o iperplasia prostatica benigna), ovverosia l’ingrossamento della ghiandola responsabile della produzione di parte dello sperma: la prostata.

Si tratta di una condizione molto comune negli uomini over50, la quale può portare a difficoltà urinarie di varia entità per arrivare, nei casi più avanzati, al blocco totale della minzione. 

Il prof. Francesco Greco, specialista in urologia della Casa di Cura La Madonnina, ci spiega meglio in cosa consiste questa procedura e quali sono i vantaggi.

 

Cos’è e come funziona la termoterapia con vapore acqueo

La termoterapia con vapore acqueo è una tecnica microinvasiva che consente di trattare l’'iperplasia prostatica benigna (IPB) tramite l’iniezione di vapore acqueo ad alte temperature nell’adenoma prostatico (ovverosia il tessuto in eccesso), determinandone una significativa riduzione nelle settimane successive, risolvendo anche i sintomi dell’iperplasia come:

  • difficoltà a urinare o svuotare la vescica;
  • flusso di urina ridotto o intermittente;
  • bisogno di urinare frequentemente o all’improvviso;
  • sensazione di incompleto svuotamento;
  • blocco urinario.

 

Quali sono i vantaggi

La termoterapia con vapore acqueo presenta numerosi vantaggi per il paziente che vi si sottopone:

  • è eseguita in anestesia locale o leggera sedazione;
  • viene effettuata in 15 minuti circa;
  • non necessita di ricovero, ma si può tornare alla propria quotidianità nel giro di poche ore;
  • il rischio di sanguinamento è ridotto o temporaneo, motivo per il quale la procedura può essere effettuata anche in pazienti in terapia anticoagulante;
  • la ripresa è molto veloce;
  • conserva nella maggioranza dei pazienti funzionalità sessuale ed eiaculazione (quest’ultima non è preservata con altre tecniche come quella del laser verde, ad esempio).

 

Quali sono i rischi

Proprio a causa della sua poca invasività, questa tecnica ha bassi rischi di effetti collaterali. Può determinare disturbi temporanei che in genere si risolvono nel giro di qualche settimana come:

  • dolore durante la minzione (disuria);
  • sangue nelle urine (ematuria) e/o sperma (emospermia);
  • riduzione del quantitativo di sperma eiaculato (nei casi clinici di ostruzione severa);
  • infezioni delle basse vie urinarie;
  • urgenza della minzione o urinare con maggior frequenza.

Tuttavia, questi sintomi vengono spesso ben controllati attraverso una specifica terapia antinfiammatoria. 

 

Per chi è indicata 

La termoterapia con vapore è indicata per i pazienti affetti da ipertrofia prostatica benigna che, in assenza di specifiche controindicazioni:

  • vogliano eliminare l’assunzione di farmaci;
  • presentino un’ostruzione non più controllabile farmacologicamente.

Non esistono chiare controindicazioni anche in soggetti fragili o in terapia anticoagulante, in quanto il rischio di sanguinamento è trascurabile e anche il rischio di effetti collaterali è ridotto. 

Sarà, a ogni modo, il medico a decidere caso per caso, confrontandosi con il paziente, in base al quadro clinico e la storia personale dello stesso, a selezionare la tecnica chirurgica più appropriata, prendendo in considerazione anche altre procedure egualmente valide come quelle laser. 

 

L’intervento è doloroso?

La termoterapia con vapore acqueo è stata progettata per essere minimamente invasiva e ben tollerata, quindi il dolore durante l’intervento è solitamente minimo o assente.

Dopo la procedura, invece, è comune riscontrare un po’ di bruciore e qualche piccolo disagio urinario che, a ogni modo, tende a risolversi spontaneamente nel giro di pochi giorni.

 

Dopo quanto si vedono i risultati

Il paziente può tornare alla propria quotidianità già il giorno seguente la procedura, tuttavia, dovrà indossare un catetere vescicale per alcuni giorni.

Il miglioramento dei sintomi sarà avvertibile dopo circa 4 settimane e completo nel giro di 2-3 mesi.

 

La procedura è risolutiva?

La procedura di termoterapia con vapore acqueo determina la risoluzione dei sintomi legati all’ipertrofia prostatica. 

“Alcuni studi clinici a 4-5 anni mostrano che i benefici possono persistere, ma la durabilità della procedura dipende dalla gravità dell’ipertrofia e dalle caratteristiche individuali della persona. 

L’attuale letteratura scientifica e la mia esperienza clinica suggeriscono una percentuale di successo del 96% a 4 anni di distanza dal trattamento”,  conclude il prof. Greco.

Cura e Prevenzione