Patologie

Fibrillazione atriale

Cos’è

La fibrillazione atriale è un’aritmia cardiaca caratterizzata da un battito molto accelerato ed irregolare; l’aumento della frequenza cardiaca comporta inoltre una compromissione delle funzioni contrattili del miocardio, con una conseguente diminuzione della gittata cardiaca (ossia la capacità del cuore di pompare adeguatamente il sangue verso tutti i distretti corporei). Durante gli episodi di fibrillazione, infatti, il ritmo cardiaco può arrivare oltre i 175 battiti per minuto. Si tratta di un disturbo che interessa le cavità atriali del cuore e risulta piuttosto comune in particolare tra la popolazione in età avanzata.

I sintomi associati solitamente con questa condizione includono palpitazioni e dolori al petto, senso di vertigine, sincope o svenimento, affanno o difficoltà a respirare, ansia, debolezza e ridotta resistenza allo sforzo fisico. Esistono 3 principali tipologie di fibrillazione:

  • la fibrillazione parossistica, in cui l’aumento del battito si verifica in maniera improvvisa ed estremamente elevata; la durata degli episodi può andare dai pochi minuti fino a qualche giorno e solitamente è di carattere transitorio. Se non sono presenti altre patologie sottostanti, generalmente essa non richiede un trattamento specifico.
  • la fibrillazione persistente, sebbene sia caratterizzata da un aumento di frequenza mediamente meno grave (tra i 100 bpm e i 140 bpm), tende ad avere una durata più lunga e pertanto necessita di farmaci mirati.
  • la fibrillazione permanente, è generalmente il risultato di disturbi cardiaci o altre patologie; nei soggetti affetti da questa condizione la frequenza cardiaca risulta sempre accelerata ed irregolare.
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Prevenzione

La fibrillazione atriale può avere diverse cause. Uno dei principali fattori scatenanti è la presenza di altre cardiopatie che compromettono la funzionalità del miocardio, ad esempio: malattie cardiache congenite; valvulopatie e coronaropatie; cardiopatie reumatiche; cardiomiopatia ipertrofica; cuore ingrossato; pericardite; infarto del miocardio. Inoltre, vi sono altre condizioni patologiche che possono comportare l’insorgenza di fibrillazione, come condizioni di ipertensione, ipertiroidismo, diabete e malattie polmonari.

Infine vi sono alcuni fattori predisponenti, quali: l’età avanzata, l’obesità o un’alimentazione squilibrata, uno stile di vita particolarmente sedentario, alti livelli di stress, il fumo di sigaretta, l’alcolismo, l’assunzione di sostanze stupefacenti e la pratica di alcuni sport di endurance. Per evitare che la fibrillazione degeneri in sintomatologie sempre più gravi, è essenziale quindi sottoporsi regolarmente a controlli mirati, in particolare con l’avanzare dell’età o in presenza di uno o più fattori di rischio.

Diagnosi

Per la diagnosi di fibrillazione atriale è necessaria un’attenta visita cardiologica, in seguito alla quale il medico può prescrivere alcuni accertamenti mirati, quali un elettrocardiogramma ECG e un test da sforzo, un ecocardiogramma, una radiografia del torace e degli esami del sangue.

Cura

Il trattamento di un’aritmia cardiaca come la fibrillazione dipende innanzitutto dalle cause scatenanti e dall’entità del disturbo. La terapia farmacologia in genere mira a ripristinare il normale battito cardiaco, mantenere costante la frequenza e prevenire la formazione di trombi. Nei casi più gravi possono inoltre essere necessari interventi chirurgici o procedure di cardioversione elettrica.

Se non curata adeguatamente, la fibrillazione atriale può avere una serie di complicanze molto gravi, come un ictus o un’insufficienza cardiaca.