Pleurite: cause e sintomi dell'infezione ai polmoni

PUBBLICATO IL 10 DICEMBRE 2020

La pleurite è un’infiammazione della pleura che può dare tosse, febbre, dolore al torace, dispnea. A causa anche dell’epidemia Covid-19, riconoscerla è importante.

Febbre, tosse secca o produttiva, dolore toracico, difficoltà respiratorie sono sintomi che, alla luce dell’attuale quadro epidemiologico da Covid-19 possono risultare allarmanti, ma che, di fatto, possono essere comuni alla pleurite, una patologia che interessa la pleura. Il Professor Delfino Legnani, Specialista pneumologo della Casa di Cura La Madonnina ci spiega meglio di cosa si tratta.

Che cos’è la pleurite

La pleurite è un processo infiammatorio a carico della pleura, la sottile membrana a livello toraco-polmonare costituita da due foglietti:

  • uno che riveste la superficie interna della cavità toracica, la parte superiore di diaframma e mediastino: la pleura parietale.
  • uno che avvolge ciascun polmone: pleura viscerale.

Tra la pleura parietale e la viscerale vi è uno spazio virtuale nel quale è presente una modesta quantità (5-15 ml) di liquido, ovvero il liquido pleurico, che viene continuamente formato e riassorbito e permette ai due foglietti di scorrere l’uno sull’altro.

I tipi di pleurite

La pleurite può essere primitiva o secondaria, quando è conseguente a un processo infiammatorio del polmone o degli organi limitrofi.

Fibrinosa o essudativa: qual è la differenza?

Oltre a questo, la riduzione o incremento del liquido pleurico è molto importante per la classificazione della pleurite nelle due principali categorie di fibrinosa o essudativa:

  • nella pleurite fibrinosa (o secca) si verifica, infatti, un riassorbimento del liquido fra le due pleure, con un deposito di fibrina che può scomparire dopo qualche giorno o organizzarsi in tessuto fibrocicatriziale, determinando la saldatura dei due foglietti pleurici e l’adesione del polmone alla pleura della parete toracica.
  • nella pleurite essudativa, invece, si assiste ad un accumulo di liquido nello spazio pleurico, legato all’ aumentata produzione o ridotto assorbimento.

A volte la pleurite fibrinosa evolve in essudativa:

Come una goccia d’acqua fa scivolare due vetri - chiarisce il Prof. Legnani - così scivolano le due pleure, che non si staccano, ma permettono al polmone, spugna elastica, di seguire le variazioni di volume della gabbia toracica che consentono la respirazione. Se si elimina questo liquido si verifica una pleurite fibrinosa, se si aumenta, essudativa.

Il versamento pleurico 

In caso di versamento, le caratteristiche del liquido sono molto importanti per l’individuazione delle cause scatenanti. Questo, infatti, può essere:

  • trasudato: non originato da processi infiammatori e si presenta limpido, privo di proteine, con scarse cellule, in prevalenza linfociti.

 

  • essudato: caratteristico dei processi infiammatori e si presenta come torbido, ricco di proteine, con numerose cellule infiammatorie (neutrofili, linfociti) o cellule di altra natura (neoplastiche). 

Le cause

Nel caso di versamenti pleurici trasudatizi le principali cause scatenanti possono essere ridotte a:

  • scompenso cardiaco congestizio o malattie cardiovascolari;
  • cirrosi epatica;
  • dialisi peritoneale (dialisi per il trattamento dell’insufficienza renale);
  • sindrome nefrosica (sindrome che determina la significativa perdite di proteine nelle urine e un conseguente loro riduzione nel sangue);
  • atelectasia (condizione che comporta la mancata espansione di uno o più lobi polmonari con compattamento del parenchima) 
  • urinotorace, nei casi di uropatia ostruttiva o traumi, tumori, biopsie o trapianti al rene 

Per i versamenti pleurici essudati, le problematiche da cui si originano possono essere più numerose:

  • infezioni (tubercolosi, parassiti, polmoniti batteriche o virali etc.);
  • linfomi e neoplasie polmonari primitive o secondarie o neoplasie di altri organi e apparati
  • patologie cardiovascolari;
  • embolia polmonare;
  • collagenopatie - malattie del collagene (lupus, artrite reumatoide etc.);
  • ascesso sottodiaframmatico;
  • pancreatite e/o cirrosi epatiche;
  • patologie o complicanze date dall’assunzione di farmaci e trattamenti medici;
  • traumi (emotorace, chilotorace etc.)
  • altre cause come asbestosi, sarcoidosi, linfedema.

I sintomi della pleurite

La sintomatologia della pleurite è molto variabile, in funzione della sua eziopatogenesi ovverosia delle sue cause. Tutti i sintomi possono essere presenti in contemporanea o singolarmente:

  • febbre;
  • tosse secca, ma a volte anche produttiva, nel corso di pleuropolmoniti;
  • forte dolore acuto al torace, improvviso e che peggiora con gli atti respiratori, tale da determinare una ridotta respirazione per non intensificare il dolore;
  • dispnea, cioè fiato corto e respiro affannoso (presente in caso di versamento che comprime i polmoni e che limita l’escursione espiratoria).

Pleurite e Covid-19

“Si tratta di due patologie completamente diverse – specifica il Prof. Legnani – che, tuttavia, senza ulteriori accertamenti, possono presentare una sintomatologia sovrapponibile

A differenza del Covid-19, però, la pleurite si manifesta spesso con un dolore toracico acuto e trafittivo: come una pugnalata. Purtroppo si tratta di un sintomo che non è sempre presente o lo è in maniera variabile. A volte, infatti, l’esordio può essere subdolo o totalmente asintomatico. Tende a scomparire con la formazione del versamento che, distaccando i due foglietti pleurici, elimina l’attrito causato dal processo infiammatorio”.

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