Scompenso cardiaco: cosa fare in caso di caldo eccessivo
PUBBLICATO IL 30 AGOSTO 2024
Caldo torrido, sole cocente e umidità sono fattori da tenere in considerazione soprattutto per chi presenta problematiche al cuore come lo scompenso cardiaco. È essenziale, infatti, che i pazienti con questa patologia adottino accorgimenti adeguati per prevenire complicanze con il caldo.
La dott.ssa Livia Diehl, specialista in Cardiologia della Casa di Cura La Madonnina, ci parla meglio di come affrontare l’estate in sicurezza per chi soffre di insufficienza cardiaca.
Cos’è lo scompenso cardiaco
“Lo scompenso cardiaco, più propriamente detto insufficienza cardiaca, è una condizione clinica data dall’incapacità del cuore di garantire un efficiente afflusso di sangue in tutti gli organi, a causa di una problematica cardiaca strutturale o di tipo funzionale che ne pregiudica la capacità di riempirsi efficacemente o di espellere sangue”, spiega la dottoressa Diehl.
Come incide il caldo sullo scompenso cardiaco
Il caldo e le alte temperature possono andare ad agire negativamente sullo scompenso cardiaco (insufficienza cardiaca) per diversi fattori, fra cui:
- il cuore lavora maggiormente: il caldo causa vasodilatazione, ovverosia l'allargamento dei vasi sanguigni, che può portare a una diminuzione della pressione sanguigna. Per mantenere una pressione adeguata e dissipare il calore in eccesso, il muscolo cardiaco è, quindi, costretto a una maggiore attività e carico;
- si rischia la disidratazione: le alte temperature aumentano la sudorazione, con cui si perdono fluidi e sali minerali. La disidratazione riduce il volume del sangue, costringendo il cuore a pompare più rapidamente e con maggiore forza per mantenere la circolazione;
- possono verificarsi alterazioni elettrolitiche: una sudorazione profusa può causare uno squilibrio di elettroliti (es. sodio, potassio e magnesio), che sono essenziali per la normale funzione cardiaca contro il rischio anche di aritmie;
- stress termico in agguato: un’esposizione prolungata al sole e a temperature elevate può causare stress termico, che può portare a colpi di calore, una condizione potenzialmente letale per chi soffre di scompenso cardiaco.
Attenzione anche ai farmaci
Per i pazienti affetti da insufficienza cardiaca la gestione farmacologica nel periodo estivo è molto importante. Alcuni medicinali, infatti, possono:
- limitare la tolleranza al calore e/o aumentare la sensibilità della pelle al sole;
- ridurre la capacità del corpo di sudare e/o regolare la propria temperatura;
- favorire squilibri elettrolitici e disidratazione;
- abbassare la pressione sanguigna e, in caso di disidratazione, facilitare svenimenti.
“Coprire la gestione dello scompenso cardiaco durante l'estate è cruciale - spiega la dottoressa Diehl -. Il calore, infatti, può peggiorarne i sintomi, quindi è fondamentale adeguare la terapia farmacologica per garantire la stabilità clinica della persona”.
Cosa evitare
Con il caldo, in caso si soffra di insufficienza cardiaca, il medico raccomanda alcuni accorgimenti come:
- non sostare o svolgere attività in luoghi con ventilazione inadeguata, in cui raffreddare il corpo risulta difficoltoso;
- limitare bevande alcoliche o zuccherate perché possono aumentare la disidratazione;
- evitare sbalzi di temperatura e bagni troppo freddi: possono sembrare una buona idea per rinfrescarsi, ma possono causare, invece, una rapida vasocostrizione e mettere sotto stress il cuore;
- non direzionare il getto d’aria del ventilatore direttamente sul corpo: specialmente se a velocità elevate, ciò può causare disidratazione attraverso l'evaporazione rapida del sudore.
Cosa fare
Per gestire al meglio la condizione di insufficienza cardiaca nei mesi estivi si raccomandano, invece, alcune semplici accortezze per abbassare la temperatura percepita e rimanere idratati e in forma:
- bere regolarmente, ma senza eccedere in quanto un eccesso di liquidi può favorire il gonfiore (edema), soprattutto di gambe e arti inferiori;
- prediligere cibi poco salati, frutta e verdura che idratano, ma stimolano anche una diuresi come anguria, ananas, zucchine, cetrioli, sedano ect;
- proteggersi dal sole con cappellini e occhiali da sole;
- indossare abiti freschi e leggeri, preferibilmente di colori neutri;
- preferire attività sportive leggere e con poca intensità;
- controllare più frequentemente la pressione;
- utilizzare un deumidificatore che può aiutare a mantenere l'umidità interna della propria abitazione tra il 40% e il 60%, creando un ambiente più tollerabile;
- effettuare pediluvi o bagni con acqua moderatamente fredda.
Quando recarsi dal medico
Le persone con scompenso cardiaco è importante siano particolarmente vigili alle alte temperature e caldo estivi e non ignorino alcune situazioni in cui è bene recarsi dal medico:
- aumento o rapida perdita di peso di 2/3 kg in uno o pochi giorni;
- gonfiore significativo a gambe, caviglie, piedi o addome;
- difficoltà respiratorie, soprattutto a riposo o durante la notte;
- affaticamento e spossatezza estremi;
- senso di mancamento, capogiri o svenimenti;
- confusione o difficoltà di concentrazione;
- febbre alta.
“Se i sintomi peggiorano e sono gravi, recarsi al pronto soccorso, come in caso di tachicardia e palpitazioni o dolore toracico che può irradiarsi anche al braccio e alla schiena”, conclude la dottoressa.