Cos'è e come si cura l'ipertrofia ventricolare

PUBBLICATO IL 11 DICEMBRE 2024

L'ipertrofia ventricolare è una patologia cardiaca di crescente interesse, dato anche il numero importante di persone al mondo che ne sono affette. Si stima, infatti, che l’ipertrofia ventricolare sinistra, la forma più comune, colpisca fino al 15-20% della popolazione. Per questo motivo, e per il fatto che la malattia risulta asintomatica nelle sue fasi iniziali, è importante conoscerla meglio, comprendere i fattori di rischio e le possibili strategie terapeutiche. 

Ne parliamo meglio con il dott. Giulio Melisurgo, specialista in Cardiologia della Casa di Cura La Madonnina e Primario del reparto Solventi IQ dell’IRCCS Ospedale San Raffaele

 

Cos'è l'ipertrofia ventricolare 

Spiega il dott. Melisurgo: “L'ipertrofia ventricolare è un ispessimento delle pareti di uno o entrambi i ventricoli (destro e sinistro) del cuore: 

  • il ventricolo destro è la camera che contraendosi spinge il sangue verso i polmoni per essere ossigenato; 
  • il ventricolo sinistro è la camera che raccoglie il sangue ossigenato e contraendosi lo spinge verso gli organi e i tessuti del corpo, per nutrirli”.

L’ipertrofia ventricolare si può paragonare a ciò che accade quando solleviamo pesi in palestra. Se un muscolo del braccio è costretto a sollevare un carico sempre più pesante, tenderà ad aumentare di volume per riuscire a sopportare lo sforzo. 

Allo stesso modo, quando il cuore deve pompare sangue contro una resistenza maggiore (ad esempio, a causa di ipertensione arteriosa o di una valvola cardiaca ristretta), le pareti dei ventricoli si ispessiscono per compensare questo aumento di lavoro. 

Tuttavia, mentre l’aumento del volume muscolare può essere positivo per il corpo, nel caso del cuore l’ipertrofia alla lunga può compromettere la sua capacità di contrarsi efficacemente e pompare il sangue in modo adeguato.

 

Le forme di ipertrofia ventricolare 

L'ipertrofia può svilupparsi in uno dei 2 ventricoli o, più raramente, entrambi. Si parla per questo di:

  • ipertrofia ventricolare destra (IVD): se riguarda solo il ventricolo destro;
  • ipertrofia ventricolare sinistra (IVS): se coinvolge solo il ventricolo sinistro;
  • ipertrofia biventricolare (IBV): se interessa entrambi i ventricoli.

Tra le varie forme, l’ipertrofia ventricolare sinistra è la più comune, poiché il ventricolo sinistro è responsabile di pompare il sangue in tutto il corpo: questo comporta un’attività di contrazione più intensa rispetto al ventricolo destro, soprattutto in presenza di condizioni che aumentano il carico di lavoro, come l’ipertensione o la stenosi della valvola aortica.

 

Sintomi dell’ipertrofia ventricolare 

L’ipertrofia ventricolare è una condizione che presenta poche o nessuna manifestazione clinica, se non nelle fasi più avanzate. A causa delle diverse funzioni svolte dai 2 ventricoli, i sintomi, ad ogni modo, possono anche differire fra una forma e l’altra.

Vediamo di seguito i più comuni per le diverse forme. 

Sintomi dell'ipertrofia ventricolare sinistra

  • Difficoltà a respirare (dispnea) soprattutto durante lo sforzo;
  • dolore toracico (angina), specialmente quando si svolge un’attività fisica;
  • forte affaticamento (astenia);
  • svenimento o senso di stordimento;
  • battiti cardiaci irregolari (palpitazioni).

Sintomi dell'ipertrofia ventricolare destra

  • Difficoltà a respirare (dispnea) soprattutto se distesi;
  • dolore toracico (angina), specialmente quando si svolge un’attività fisica;
  • cianosi (colorazione bluastro della pelle e delle labbra);
  • gonfiore addominale;
  • discomfort o dolore costante nella parte alta destra dell’addome;
  • accumulo di liquidi nell'addome (ascite);
  • appetito spesso ridotto;
  • forte affaticamento (astenia);
  • battiti cardiaci irregolari (palpitazioni);
  • gambe e caviglie gonfie (edema)
  • svenimento o senso di stordimento.

Nel caso dell’ipertrofia biventricolare si combinano i sintomi del ventricolo destro e sinistro.

 

Cause dell’ipertrofia ventricolare  

Comprendere le cause e i fattori di rischio dell'ipertrofia ventricolare è fondamentale per la prevenzione e il trattamento efficace di questa condizione. A seconda che la patologia interessi il ventricolo sinistro o destro, vediamo di seguito le più comuni.

Cause dell’ipertrofia ventricolare sinistra

  • Ipertensione arteriosa: l'aumento della pressione sanguigna costringe il ventricolo sinistro a lavorare più intensamente;
  • stenosi (restringimento) della valvola aortica: un restringimento della valvola aortica riduce il flusso di sangue dal cuore al resto del corpo, costringendo il ventricolo sinistro a lavorare di più per compensare l’ostruzione; 
  • insufficienza valvolare aortica: quando la valvola aortica non si chiude correttamente, il sangue rifluisce nel ventricolo sinistro, aumentando il suo carico di lavoro;
  • cardiopatia ischemica: l’ostruzione delle arterie coronarie riduce l’apporto di ossigeno al muscolo cardiaco, con conseguente danno al tessuto e riduzione dell’efficienza del cuore, che tenta di compensare aumentando lo sforzo del ventricolo, con il rischio di sviluppare ipertrofia ventricolare nel lungo termine;
  • cardiomiopatia ipertrofica: una patologia genetica che porta all'ispessimento delle pareti del ventricolo sinistro, senza che questo sia determinato da fattori secondari come ipertensione, stenosi etc. 

Cause dell’Ipertrofia Ventricolare Destra:

  • Ipertensione polmonare: un aumento della pressione nelle arterie polmonari determina una resistenza per superare la quale il ventricolo destro deve esercitare una forza maggiore;
  • stenosi della valvola polmonare: una valvola polmonare ristretta impedisce un flusso sanguigno adeguato dal ventricolo destro ai polmoni, con conseguente maggior sforzo per il ventricolo destro;
  • malattie polmonari croniche: condizioni come Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BCPO) o la fibrosi polmonare vanno a ostruire le vie aeree, determinando una minore ossigenazione e causando una resistenza che costringe il ventricolo destro a lavorare di più;
  • patologie a carico della valvola cardiaca tricuspide (come, ad esempio, il rigurgito), causano un refluire del sangue che, invece di essere pompato nei polmoni, torna nell'atrio destro e successivamente di nuovo al ventricolo destro, con conseguente sovraccarico di lavoro;
  • difetti congeniti del cuore: anomalie strutturali che influenzano il flusso sanguigno attraverso il cuore, tra cui, ad esempio, la Tetralogia di Fallot e la Sindrome di Eisenmenger.

 

Fattori di rischio dell’ipertrofia ventricolare

I fattori di rischio aumentano la probabilità che si verifichino le condizioni che possono portare all’ipertrofia ventricolare. Non sono la causa diretta della malattia, ma creano un contesto favorevole affinché le cause scatenanti si manifestino o peggiorino. Ricordiamo:

  • familiarità genetica;
  • obesità;
  • diabete;
  • fumo;
  • sedentarietà;
  • dieta non equilibrata (un regime alimentare ricco di sale, grassi saturi e povero di frutta, verdura);
  • età avanzata: con l'avanzare degli anni il cuore tende a subire cambiamenti strutturali.

Gestire questi fattori di rischio, come migliorare la dieta o smettere di fumare, è quindi essenziale per ridurre la probabilità di sviluppare le cause principali dell’ipertrofia ventricolare.

 

Come avviene la diagnosi di ipertrofia ventricolare 

L’elettrocardiogramma (ECG) può suggerire la presenza di ipertrofia ventricolare, ma l’esame diagnostico per eccellenza è l’ecocardiogramma (ECO), che consente di avere una visione completa della struttura del cuore, quindi anche dello spessore delle pareti ventricolari.  

La risonanza magnetica cardiaca è un esame di secondo livello che può risultare utile per avere un quadro più preciso della struttura del muscolo cardiaco.   

 

Cure e trattamenti 

Il trattamento dell’ipertrofia ventricolare dipende dalle cause sottostanti e dai sintomi manifestati dal paziente. L’obiettivo principale è ridurre il carico di lavoro sul cuore e prevenire complicazioni più gravi, come l’insufficienza cardiaca. Vediamo di seguito le principali opzioni terapeutiche.

Terapia farmacologica

Diversi farmaci possono essere prescritti per gestire le condizioni che causano l’ipertrofia. 

Gli ACE-inibitori, i beta-bloccanti e i diuretici sono comunemente utilizzati per controllare l’ipertensione e ridurre lo sforzo del cuore. 

Nel caso di ipertrofia ventricolare destra associata a ipertensione polmonare, i vasodilatatori polmonari (come il sildenafil o il bosentan) vengono utilizzati per ridurre la pressione nelle arterie polmonari, migliorando il flusso sanguigno e alleviando il carico sul ventricolo destro. 

Questi farmaci aiutano a prevenire ulteriori danni al cuore e migliorano la capacità del ventricolo di funzionare correttamente.

Interventi chirurgici

In presenza di problemi strutturali del cuore, come una stenosi valvolare o un difetto congenito, può essere necessario un intervento chirurgico.

Tra le opzioni vi è la riparazione o sostituzione delle valvole cardiache, il posizionamento di stent coronarici o interventi di bypass per migliorare il flusso sanguigno. 

In casi di ipertrofia ventricolare sinistra grave dovuta a cardiomiopatia ipertrofica, si può ricorrere alla miectomia, un intervento chirurgico in cui viene rimosso il tessuto ispessito del ventricolo sinistro per migliorare il flusso sanguigno e alleviare la pressione sul cuore. 

Riabilitazione cardiaca

Programmi di esercizi fisici personalizzati, sotto controllo medico, possono aiutare a migliorare la capacità funzionale del cuore. La riabilitazione cardiaca è utile per i pazienti che hanno subito interventi chirurgici o che presentano ipertrofia avanzata, in modo da migliorare la resistenza fisica e ridurre il rischio di ulteriori complicazioni.

Modifiche dello stile di vita

Cambiare abitudini quotidiane è fondamentale per gestire e prevenire l’aggravarsi dell’ipertrofia ventricolare. Può ridurre significativamente lo stress sul cuore e migliorare la qualità della vita:

  • seguire una dieta equilibrata;
  • ridurre il consumo di sale;
  • evitare l’alcol;
  • smettere di fumare;
  • praticare attività fisica moderata.

 

L’importanza della diagnosi precoce 

L’ipertrofia ventricolare è una condizione che può svilupparsi silenziosamente, ma che porta a conseguenze gravi se non trattata adeguatamente. La diagnosi precoce e un approccio mirato e personalizzato, in base alla specifica causa e ai sintomi dell’ipertrofia, sono essenziali per una gestione corretta di questa patologia e per migliorare la qualità della vita della persona, evitando complicanze come l’insufficienza cardiaca. 

Interventi farmacologici, chirurgici e uno stile di vita sano possono:

  • ridurre il carico sul cuore;
  • migliorare i sintomi;
  • rallentare la progressione della malattia. 

Adottare un regime alimentare equilibrato, smettere di fumare e praticare regolare attività fisica non solo aiuta a gestire l’ipertrofia ventricolare, ma rappresenta una protezione efficace contro una vasta gamma di patologie cardiovascolari.

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