
Visita pediatrica: quando e perché effettuarla
PUBBLICATO IL 17 MARZO 2025
La visita pediatrica è un appuntamento fondamentale per valutare la crescita e lo sviluppo del bambino, al fine di garantire il suo benessere fisico e psicologico. I controlli dal pediatra permettono di individuare eventuali problematiche in modo tempestivo, nonché di ricevere consigli utili per la salute dei più piccoli.
Come si svolge esattamente una visita pediatrica? Quando è necessario effettuarla? Scopriamolo insieme agli specialisti in Pediatria della Casa di Cura La Madonnina, che collaborano anche con il nuovo servizio a pagamento Pediatric Fast Care che offre interventi pediatrici tempestivi, ma non di emergenza.
Perché fare la visita pediatrica
La visita pediatrica ha l’obiettivo di monitorare e garantire lo stato di salute dei bambini, inclusi i più piccoli, che potrebbero non essere ancora in grado di comunicare eventuali disturbi o disagi. Il suo scopo è quello di:
- monitorare lo stato di salute del bambino: il medico verifica lo sviluppo fisico, considerando peso e altezza, ma anche gli aspetti motori e posturali, cognitivi e linguistici, nonché le capacità visive e uditive;
- curare eventuali disturbi e malattie: il pediatra interviene per risolvere o gestire diverse ed eventuali problematiche di salute del bambino (ad esempio, disturbi alimentari, respiratori, malattie infettive etc.) sia per malattie acute sia croniche;
- effettuare vaccinazioni, rispettando il calendario vaccinale previsto dal Ministero della Salute;
- fornire indicazioni per lo svezzamento e l’alimentazione;
- fornire consigli ai genitori in caso di problematiche varie.
Quando farla
La prima visita pediatrica avviene generalmente alla nascita del bambino, in ospedale, per poi essere seguita da un controllo successivo entro le prime 2 settimane di vita (solitamente dal 7° al 15° giorno) e non oltre il primo mese.
Successivamente, il calendario delle visite viene concordato con il pediatra a seconda di ogni specifico caso, ma prevede controlli regolari:
- ogni 2/3 mesi nel primo anno di vita;
- ogni 6 mesi fino al secondo anno di vita;
- una volta l’anno fino all'adolescenza.
Come si svolge
La visita pediatrica si articola in diverse fasi:
- anamnesi: il medico raccoglie informazioni sulle abitudini quotidiane del bambino, nonché sulla sua storia medica e quella familiare. In caso il piccolo presenti una sintomatologia che possa far pensare a una problematica di salute, il pediatra reperisce informazioni dettagliate sui sintomi e le loro caratteristiche e potrebbe indagare abitudini, familiarità o fattori ambientali rilevanti;
- esame obiettivo: si procede, poi, a una valutazione generale con controllo di peso, altezza, circonferenza cranica (nei neonati) e parametri vitali. Viene eseguita anche una visita completa del bambino per apparato (cardiovascolare, respiratorio, ecc). Ove necessario, effettuerà gli approfondimenti del caso;
- valutazione dello sviluppo: infine, vengono osservati anche i comportamenti e i riflessi del bambino, valutando in relazione all’età le tappe di crescita motorie, cognitive e linguistiche;
- indagini diagnostiche e piano di cure: se necessario, il pediatra potrà prescrivere esami di approfondimento (analisi del sangue, radiografie, tamponi, ecc.) o, in presenza di una o più patologie specifica/che da lui diagnosticata/e, proporre un trattamento adeguato. Durante il colloquio con i genitori, fornirà indicazioni su gestione dei sintomi, monitoraggio dell’evoluzione del problema e quando è opportuno un successivo controllo.
La visita pediatrica rappresenta un momento importante di confronto con i genitori, offrendo loro supporto, rassicurazioni e risposte ai dubbi, oltre a consigli personalizzati per la salute e il benessere del bambino.
Quando rivolgersi al pediatra
Oltre ai controlli programmati, è importante consultare il pediatra se il bambino si sente poco bene e presenta, ad esempio, ma non solo:
- febbre alta persistente;
- problemi respiratori o gastrointestinali;
- infezioni e malattie infettive;
- sintomi allergici;
- sintomi otorinolaringoiatrici, come mal di gola e mal di orecchio;
- lesioni lievi e traumi non urgenti;
- controlli e valutazioni pediatriche generali;
- disturbi legati alla crescita.