Coronavirus: perché gli antibiotici non sono efficaci?
PUBBLICATO IL 26 MARZO 2020
Gli antibiotici, tra i farmaci più diffusi e utilizzati per la cura delle infezioni batteriologiche, non sono efficaci contro l’infezione da coronavirus. L’esperto fa chiarezza
Gli antibiotici sono farmaci molto diffusi e utilizzati per il trattamento e la prevenzione di alcune infezioni di natura batteriologica. Essi, però, non sono efficaci nel caso di COVID-19, l’infezione provocata dal nuovo coronavirus.
Il Prof. Giorgio Sala, consulente in cardiologia della Casa di Cura La Madonnina con esperienza interventistica e di terapia intensiva cardiologica, aiuta a fare chiarezza sul corretto uso di questi medicinali e sul perché non sono efficaci contro i virus.
Batteri e coronavirus: quale differenza?
I batteri sono microrganismi unicellulari che possono essere nocivi o meno per la salute dell’uomo.
Alcuni di questi, infatti, sono normalmente presenti nel nostro corpo, sulla pelle, nella mucosa della bocca, nel canale digerente etc. e svolgono una funzione utile.
Invece altri, definiti batteri patogeni, provocano infezioni e si diffondono nell’organismo che attaccano.
Il coronavirus (SARS-CoV-2) è un virus: un microrganismo più piccolo, che per sopravvivere e riprodursi ha bisogno di un organismo all’interno delle cui cellule potersi infiltrare, e causa un’infezione virale.
Perché l'antibiotico non è efficace
L’antibiotico è un farmaco usato per curare o prevenire le infezioni causate dai batteri patogeni, che agisce uccidendoli e/o impedendone la moltiplicazione all’interno dell’organismo.
“L’antibiotico - come ricorda il Prof. Sala - non è assolutamente indicato per la cura delle infezioni virali in generale e per il coronavirus in particolare, a meno che non vi sia un’infezione batterica sovrapposta.
Bisogna, quindi, trovare strade terapeutiche e farmacologiche diverse”.
Contro alcuni tipi di virus esistono dei farmaci ad azione mirata, detti antivirali, o una vaccinazione preventiva, ma nel caso del nuovo coronavirus la Ricerca sta ancora lavorando per una cura o una profilassi vaccinale.
I rischi dell'uso scorretto dell’antibiotico
Come ci ricorda il Il Dott. Sala, non si deve ricorrere all’antibiotico come automedicazione, ma solo ed esclusivamente dietro prescrizione medica.
L’antibiotico assunto contro il coronavirus, infatti, oltre a non avere alcuna efficacia su di esso, può andare ad agire su alcuni batteri, con il potenziale sviluppo di una resistenza di questi al medicinale (“antibiotico-resistenza”).
Ciò rappresenta un problema perché nel caso di infezioni future il batterio può, così, continuare a moltiplicarsi nell’organismo.
Come prevenire la diffusione delle infezioni
Per prevenire o limitare la diffusione delle infezioni, come ad esempio quella da coronavirus, è importante adottare comportamenti adeguati.
Alcuni di questi, consigliati dal Ministero della Salute per far fronte all’epidemia COVID-19 sono:
- lavarsi spesso le mani;
- non toccarsi naso, occhi e bocca con le mani;
- mantenere con gli altri una distanza di sicurezza di almeno 1 metro;
- evitare abbracci e strette di mano;
- coprirsi bocca e naso se si starnutisce;
- pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol.