Cos'è e come curare il giradito all'alluce?

PUBBLICATO IL 19 GENNAIO 2023

Dolore, rigonfiamento e rossore attorno all’unghia dell’alluce, che può aumentare a causa anche del contatto con la calzatura, sono un sintomo molto comune del giradito all’alluce. La Dott.ssa Elena Guanziroli, specialista in dermatologia della Casa di Cura La Madonnina, ci illustra meglio in cosa consiste questa comune patologia che può interessare le dita di mani e piedi.

 

Che cos’è il giradito?

“Il giradito, scientificamente definito perionissi, è un’infiammazione che colpisce la zona attorno all’apparato ungueale delle dita di mani e/o piedi, spesso associata a un processo infettivo determinato da patogeni quali, ad esempio, batteri come lo stafilococco o lo streptococco, funghi, virus. Questi riescono a superare la barriera lesionata dell’epidermide e talvolta a infiltrarsi negli strati di cute sottostanti, determinando un’infezione sottocutanea del polpastrello, definita patereccio”, spiega la dottoressa Guanziroli.

 

Perché si presenta spesso all’alluce

Il giradito all’alluce può essere favorito, in presenza di una lesione nella zona periungueale del dito, dallo sfregamento con la calzatura che, se poco traspirante, può facilitare anche lo sviluppo e la proliferazione dei patogeni alla base dell’infezione.

 

I sintomi del giradito 

La sintomatologia del giradito, ricorda la dottoressa, è quella tipica delle infezioni per cui può comprendere:

  • rossore e infiammazione nell’area periungueale;
  • gonfiore della zona;
  • dolore;
  • pus sottocutaneo con formazione di ascessi, se l’infezione è batterica;
  • vesciche e liquido trasparente, se la forma è data da virus come quello dell’herpes.

 

Le cause 

Il patereccio è causato dal contatto con agenti patogeni quali batteri, virus, funghi. La loro penetrazione nell’epidermide è spesso favorita da:

  • tagli;
  • graffi;
  • cuticole danneggiate;
  • sbucciature;
  • bruciature da agenti chimici, che vanno a danneggiare l’integrità della pelle.

Forme di giradito cronico, invece, possono essere determinate da malattie sistemiche come, ad esempio, il diabete o patologie immunodepressive e manifestarsi in presenza di dermatiti come allergie da contatto o lichen.

 

Come si diagnostica il patereccio

Se il giradito non si risolve spontaneamente entro un paio di giorni è bene rivolgersi al medico, che attraverso l’esame obiettivo è già generalmente in grado di formulare la diagnosi. 

In caso di necessità, lo specialista può anche prelevare un campione di liquido e/o tessuto cutaneo da sottoporre ad esame colturale e antibiogramma, così da stabilire la terapia più opportuna.

 

Come si cura il giradito

La cura del patereccio varia a seconda della tipologia di patogeno alla base dell’infezione con:

  • antibiotici: utilizzati contro i batteri;
  • antimicotici: contro i funghi;
  • antivirali: contro virus come, ad esempio, quello dell’herpes.

Generalmente le terapie prevedono:

  • creme e/o unguenti con specifici principi attivi, associati o meno a cortisonici e utilizzati localmente;
  • farmaci assunti oralmente o per via endovenosa: nei casi più importanti dell’infezione, in cui è necessario agire per via sistemica.

Cure naturali e disinfezione

Possono coadiuvare le terapie farmacologiche anche lavaggi e impacchi all’area interessata con:

  • acqua tiepida e sale;
  • antisettici come l’euclorina;
  • gocce di tea tree oil.

 

Drenaggio del giradito

In caso di giradito non rispondente a terapia farmacologica e grandi quantità di liquido o pus causate dall’infezione, è necessario che l’area infetta venga drenata dal medico specialista che va ad inciderla per permettere la fuoriuscita dei fluidi.

Nel caso il patereccio interessi la zona sottostante il complesso ungueale può essere necessario che il medico rimuova l’unghia nel suo complesso o una sezione di questa, in maniera tale da pulire adeguatamente l’area.

 

Complicanze

In presenza di diabete, il giradito può divenire cronico. In casi di malattie che riguardano il sistema immunitario o vanno a comprometterne le funzioni, occorre prestare molta attenzione in quanto l’infezione può diffondersi a:

  • ossa (osteite, osteomielite);
  • articolazioni (artrite settica);
  • sangue e organi interni (setticemia), nei casi più gravi.

In casi limite, l’infezione può causare alterazioni permanenti alle unghie interessate e/o alle articolazioni del dito coinvolte.

 

Si può prevenire?

“Il giradito è una patologia molto comune – conclude la dottoressa Guanziroli - che può essere prevenuta, in linea generale, con semplici accorgimenti quali:

  • non mangiarsi unghie e/o cuticole delle mani;
  • non tagliare le unghie troppo corte, ledendo la cute circostante e, soprattutto, utilizzare per l’operazione forbici e strumenti opportunamente disinfettati;
  • evitare il contatto prolungato con l’acqua;
  • trattare dermatiti del tessuto periungueale, spesso causa di infiammazione cronica;
  • indossare guanti in gomma/lattice se si manipolano sostanze chimiche aggressive per la cute;
  • indossare quotidianamente calzini puliti;
  • evitare calzature che stringano eccessivamente la zona delle dita o poco traspiranti, quindi in grado di favorire la proliferazione dei patogeni. In questi casi può essere utile anche l’utilizzo di spray disinfettanti per le calzature, comunemente disponibili in commercio”.
Cura e Prevenzione