Mal di testa da caldo: cause e come comportarsi

PUBBLICATO IL 14 AGOSTO 2024

La stagione estiva è nel suo vivo con temperature alte, afa e, in alcuni casi, mal di testa. Il Prof. Elio Scarpini, specialista in neurologia della Casa di Cura La Madonnina, ci spiega meglio cosa può provocare questo disturbo abbastanza comune e come affrontarlo.

Perché il caldo può causare mal di testa

“Il mal di testa da caldo è una forma di cefalea scatenata dall’aumento delle temperature ambientali che possono determinare stress da calore”, chiarisce il professore.

Si verifica più comunemente nei soggetti che soffrono di emicrania, che risultano ad esso più soggetti, ma non solo. Il calore, soprattutto se combinato ad un’insufficiente assunzione di liquidi e ad un'eccessiva sudorazione nella stagione calda può portare, infatti, a:

  • disidratazione
  • alterazione del bilancio idrico (equilibrio tra l’acqua che viene immessa nell’organismo e quella che viene espulsa) e un conseguente squilibrio degli elettroliti: minerali che regolano fra le altre cose la funzione nervosa e la contrazione muscolare;
  • dilatazione dei vasi sanguigni (le uniche strutture del cervello coinvolte nella percezione del dolore, assieme alle meningi) con comparsa di dolore pulsante, soprattutto nei soggetti predisposti alla forma di cefalea emicranica vasomotoria;
  • colpo di calore, un repentino innalzamento della temperatura corporea che può arrivare anche ai 40°C.

La causa del mal di testa da caldo e le differenza con gli altri tipi di cefalea

La caratteristica del mal di testa da caldo è quella di essere scatenato solamente da una serie di fattori legati alle alte temperature.

Invece, le altre cefalee primarie (dette anche essenziali o idiopatiche), cioè quelle che non derivano da altre condizioni mediche, hanno cause scatenanti diverse, fra cui: 

  • alimenti (vegetali come pomodori e spinaci, vino rosso, cioccolata, salumi, cibi conservati, glutammato, spezie, formaggi stagionati etc.); 
  • irregolarità nei ritmi di vita abituali (sonno, pasti, attività fisica, etc);
  • stress e tensione psicologica;
  • rilassamento durante il week-end o giornate di riposo; 
  • posture scorrette prolungate;
  • periodo mestruale e/o pre-mestruale;
  • assunzione di farmaci (nitroglicerina, reserpina, estrogeni). 

Le cefalee secondarie, invece, (definite anche sintomatiche), sono quelle in cui il mal di testa è sintomo di un’altra patologia quale ad esempio emorragia cerebrale, meningite, tumori, etc.

I sintomi 

I sintomi del mal di testa da caldo possono essere quelli dell’emicrania classica, che si presenta con:

  • dolore intenso e pulsante localizzato a metà del capo;
  • nausea;
  • disturbi visivi.

Altri sintomi, invece, possono essere assimilabili alla cefalea da tensione muscolare (detta anche cefalea nucale o olocranica, originata da una tensione muscolare nell’area del collo), caratterizzata da:

  • dolore che può essere localizzato in diverse aree del capo (retro del collo (occipite), regione frontale sotto gli occhi, tutto il capo etc.);
  • contrattura dolorosa dei muscoli trapezi;
  • senso di instabilità;
  • vertigine, in alcuni casi.

Quando il mal di testa da caldo è conseguenza di un colpo di calore, si presenta, invece, con: 

  • dolore molto intenso;
  • nausea e/o vomito;
  • confusione mentale;
  • possibile svenimento;
  • torpore. 

Come si cura e cosa fare

Poiché uno dei fattori alla base del mal di testa da caldo è la disidratazione, bere un buon quantitativo d’acqua per reidratarsi e rimanere idratati è fondamentale. Allo stesso modo sarebbe opportuno evitare bevande zuccherine, alcol e caffè, che possono peggiorare la disidratazione.

Risulta opportuno, poi, disporsi in un ambiente fresco, ombreggiato e arieggiato, in cui riposarsi e ripararsi dalle alte temperature, evitando attività faticose.

Per contrastare il dolore, infine, utilizzare all’occorrenza farmaci da banco ad azione analgesica, quali:

  • paracetamolo;
  • acido acetilsalicilico;
  • FANS. 

Ad ogni modo, in caso di colpo di calore, attenzione alla somministrazione di farmaci se non sotto stretto controllo medico, in quanto potrebbero andare ad agire sulla funzionalità di reni e fegato.

Quando recarsi dal medico

Una valutazione medica neurologica e un approfondimento diagnostico con una TAC o una risonanza magnetica risultano indicati nel caso in cui:

  • la cefalea compaia con frequenza e in soggetti che non hanno mai avuto una tendenza al mal di testa;
  • se il dolore ha caratteristiche completamente diverse da quelle solite. Soprattutto se vi sono vomito persistente, alterazioni della coscienza e la durata dei sintomi è prolungata è necessario recarsi al Pronto Soccorso/chiamare il 118.

Il colpo di calore è una condizione che richiede un intervento urgente, pertanto, anche in questo caso recarsi quanto prima al Pronto Soccorso o telefonare al numero 118.

Nell’attesa dei soccorsi:

  • cercare di reidratare somministrando acqua;
  • provare a far scendere la temperatura corporea con impacchi/bagni con acqua fresca (non troppo fredda);
  • spostare la persona in un luogo fresco e ventilato e farla distendere con le gambe sollevate.

6 consigli per prevenire il mal di testa da caldo

Poiché il mal di testa da caldo è determinato proprio dagli effetti sull’organismo delle alte temperature, alcuni accorgimenti potrebbero in alcuni casi contribuire a ridurne l’insorgenza. Ecco 6 consigli del Prof. Scarpini: 

  1. organizzarsi per uscire solo nelle ore più fresche, evitando di lasciare la macchina al sole;
  2. trascorrere le giornate in ambienti freschi (attorno ai 25-26 ° C) e ben ventilati;
  3. nelle ore più calde evitare attività fisica;
  4. idratarsi adeguatamente anche se non si sente particolarmente lo stimolo a bere;
  5. utilizzare vestiti leggeri e di colori neutri, cappelli e occhiali da sole;
  6. effettuare pasti leggeri, meglio se a base di frutta a verdura, ed evitare alcol e bevande zuccherine o eccitanti.
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