Problemi alla vista negli sportivi: la chirurgia può correggerli

PUBBLICATO IL 30 SETTEMBRE 2024

La vista è un senso cruciale nella vita quotidiana e svolge un ruolo di primaria importanza anche nello sport, in cui spesso è necessaria una visione impeccabile. In molte discipline sportive, infatti, la capacità di vedere chiaramente e reagire rapidamente ad alcuni stimoli può fare la differenza tra successo e insuccesso.  

Il dott. Gaspare Monaco, specialista in oftalmologia della Casa di Cura La Madonnina e Responsabile dell’Unità Operativa di Oculistica dell’IRCCS Policlinico San Donato, ci illustra meglio quali sono i problemi alla vista più comuni tra gli sportivi e come dei semplici interventi chirurgici possono risolvere queste problematiche.

 

Perché è importante la vista nello sport

“Possedere una vista ottimale può giocare un ruolo fondamentale nel migliorare la performance complessiva, in quanto permette di percepire con maggiore precisione l'ambiente circostante, reagire più rapidamente e prendere decisioni in modo più efficace. Inoltre, una visione chiara e nitida può contribuire a prevenire potenziali infortuni futuri, poiché riduce il rischio di errori dovuti a una percezione visiva compromessa” spiega il dottor Monaco

Per chi fa sport, infatti, i problemi all’occhio possono costituire un ostacolo non indifferente nello svolgimento delle proprie attività. Questo perché la vista è un senso direttamente collegato a diverse abilità, essenziali e funzionali nel mondo della pratica sportiva perché condizionano:

  • capacità di equilibrio;
  • corretta esecuzione e precisione dei movimenti;
  • postura;
  • abilità di monitorare oggetti che si muovono velocemente;
  • capacità di reazione;
  • coordinazione.

Tante sono le attività fisiche in cui avere una buona vista è fondamentale; sport in cui è necessario prendere la mira, colpire una palla/l’avversario: boxe, scherma, rugby, calcio, tennis, pallavolo e tanti altri. 

 

Le patologie visive più frequenti negli sportivi

Tra le problematiche alla vista più comuni e benigne, che possono influire molto anche sul rendimento sportivo, annoveriamo i cosiddetti ‘difetti o vizi refrattivi’, poiché si verificano quando la luce che entra nell'occhio subisce un'errata rifrazione e non viene focalizzata correttamente sulla retina. Nello specifico, si tratta di:

  • miopia, la difficoltà a vedere con chiarezza gli oggetti in lontananza;
  • ipermetropia, per cui gli oggetti vicini appaiono sfocati;
  • presbiopia, ossia la capacità ridotta di vedere da vicino a causa dell'invecchiamento del cristallino, rendendo difficile mettere a fuoco gli oggetti vicini; 
  • astigmatismo, visione distorta o sfocata, sia da vicino sia da lontano, a causa di una curvatura irregolare della cornea, che può compromettere la percezione della profondità.

 

La chirurgia per migliorare la vista dello sportivo

Queste problematiche vengono spesso affrontate con il comune utilizzo di occhiali da vista che, a ogni modo, possono non garantire un risultato al 100% (per via anche dello spazio fra occhio e lente), nonché risultare un ostacolo durante lo sport. 

Presso strutture specializzate come la Casa di Cura La Madonnina, che da sempre si prende cura degli sportivi, vengono effettuate soluzioni chirurgiche ottimali per lo sport e non solo, come: 

  • l’impianto di lenti a contatto intraoculari; 
  • la sostituzione del cristallino.

 

Lenti a contatto intraoculari 

Le lenti intraoculari (ICL) sono lenti artificiali di lunga durata (anche 10-20 anni) impiantate nell'occhio, tra la cornea e il cristallino naturale. La loro applicazione, eseguita in regime di day surgery con anestetico locale, per una durata di circa 15-20 minuti per occhio, è reversibile e viene effettuata senza bisogno di rimuovere il cristallino.

Attraverso le lenti a contatto intraoculari avviene una correzione completa dei difetti della vista e l’abbandono degli occhiali. Il paziente può già essere dimesso dopo alcune ore, con un rapido recupero. 

Per alcuni soggetti, l’impianto di lenti intraoculari è preferibile anche alla chirurgia laser come, ad esempio, in caso di:

  • elevata miopia e/o astigmatismo, per cui il laser potrebbe non essere così efficace o sicuro;
  • cornea sottile, in quanto non vanno a modificare la struttura del tessuto corneale;
  • problemi di secchezza oculare, poiché non influiscono sulla superficie oculare;
  • progressione della vista: se la vista non è stabile e continua a scendere, le lenti intraoculari sono preferibili in quanto possono essere rimosse e sostituite.

 

Sostituzione del cristallino

La sostituzione del cristallino è una procedura chirurgica effettuata in anestesia locale e regime di day surgery che prevede la sostituzione del cristallino naturale con una lente intraoculare artificiale che può essere personalizzata in base al tipo di problematica: cataratta, miopia, ipermetropia, presbiopia o astigmatismo. La durata dell’intervento è di 15-20 minuti circa per occhio, con una ripresa già nelle prime ore e giorni a seguito dell’intervento.

Anche in questo caso si può dire addio a occhiali o lenti a contatto, raggiungendo una visione stabile nel tempo.

A differenza delle lenti intraoculari (ICL), quelle utilizzate in sostituzione del cristallino sono generalmente permanenti e indicate per soggetti più anziani. A ogni modo, è lo specialista oftalmologo a consigliare una tipologia d’intervento piuttosto che l’altra, in base anche alla problematica e alle singole caratteristiche cliniche del paziente.

“L'impianto di lenti intraoculari e la sostituzione del cristallino rappresentano soluzioni sicure ed efficaci per migliorare la vista – conclude il Dr. Monaco -. Queste procedure, caratterizzate da un basso rischio e da un intervento chirurgico relativamente semplice e poco invasivo possono, a ogni modo, fare una grande differenza nelle performance sportive, consentendo agli atleti di vivere una vita attiva e soddisfacente, nonché di raggiungere i propri migliori risultati”.

 

I sintomi dei problemi alla vista a cui fare attenzione

Riconoscere tempestivamente i segnali di una vista non ottimale è essenziale per gli sportivi, in quanto consente loro di affrontare in modo più efficace le sfide tecniche e le condizioni variabili del contesto sportivo. Prestare attenzione alla salute visiva può, infatti, favorire una pratica più sicura e consapevole.

Tra le manifestazioni cliniche più comuni che potrebbero indicare dei disturbi alla vista troviamo:

  • visione sfocata: difficoltà a vedere chiaramente a distanza o da vicino;
  • sensibilità eccessiva alla luce o fastidio in ambienti luminosi;
  • visione doppia: vedere 2 immagini di un singolo oggetto;
  • mal di testa frequenti;
  • affaticamento degli occhi;
  • visione a tunnel: difficoltà a vedere i lati del campo visivo;
  • alterazioni nel campo visivo: vedere zone scure o macchie. 

Se si manifestano uno o più di questi sintomi, primi fra tutti la visione a tunnel e le alterazioni nel campo visivo, è opportuno consultare un oculista per una valutazione approfondita che consenta di individuare la problematica.

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