Alimentazione e fertilità: i consigli degli esperti

PUBBLICATO IL 11 MARZO 2022

Quali sono gli alimenti che fanno bene alla fertilità? Parola agli specialisti del Centro di Procreazione Medicalmente Assistita della Casa di Cura La Madonnina

Intraprendere un percorso volto alla gravidanza comporta una costante attenzione a svariati fattori. Fra questi anche il rapporto fra alimentazione e fertilità, privilegiando quei cibi e abitudini che favoriscono la fertilità ed evitando, invece, quelli che possono danneggiarla.

“Quando si ricerca una gravidanza, che sia naturale o tramite un percorso di Procreazione Medicalmente Assistita, le abitudini alimentari e gli stili di vita sono fondamentali per aumentare le possibilità di concepimento e la nascita di un bambino sano.” spiega la dottoressa Raffaella Borroni, Coordinatore clinico del Centro di Procreazione Medicalmente Assistita della Casa di Cura La Madonnina, che opera in partnership con Clinica Eugin. 

 

Perché seguire una dieta quando si cerca un figlio

Ricorrere ad un’alimentazione sana ed equilibrata, continua la dottoressa Borroni, è fondamentale perché:

  • aumenta la qualità gametica (i gameti sono le cellule maschili e femminili che si uniscono nella riproduzione), sia nella donna che nell’uomo;
  • permette di raggiungere la giusta percentuale di grasso corporeo. Il giusto indice di massa corporea è fondamentale in previsione di una stimolazione ovarica (tecnica che prevede l’assunzione di farmaci per stimolare e regolare l’ovulazione). 

Un peso corporeo non adeguato può comportare una risposta anomala alle terapie di induzione farmacologica dell’ovulazione utilizzate nel corso della PMA e si traduce nell’aumento del numero dei cicli necessari per raggiungere la gravidanza; 

  • può ridurre gli effetti collaterali della terapia farmacologica, quali stipsi, cefalea, ritenzione idrica e gonfiore alimentare.

 

Bevande: quali evitare e quali limitare

“Andrebbe evitato il consumo di bevande alcoliche e, preferibilmente, anche quello di bevande zuccherate, compresi succhi di frutta e tè freddi -  spiega la dottoressa Claudia Banfi, nutrizionista presso Clinica Eugin -. Si consiglia inoltre un consumo moderato di bevande nervine: caffè e tè nero, infatti, andrebbero limitati per il loro contenuto di caffeina.

Al contrario, si consiglia il tè verde,a meno di soffrire di ipotensione arteriosa,o il rooibos, un infuso simile a un tè, privo di caffeina e ricco di flavonoidi con proprietà̀ antiossidanti”.

 

Molecole antiossidanti: la loro importanza

“Il consumo di frutta e verdura di stagione è fondamentale per assumere la giusta quantità di molecole antiossidanti, validi alleati soprattutto in caso di infertilità maschile sine causa”, chiarisce la dottoressa Claudia Banfi.

Di questa categoria di cibi per il fabbisogno di antiossidanti, in particolare vanno ricordati:

  • verdure arancioni, ricche in betacarotene, precursore della vitamina A; 
  • verdure a foglia verde, ricche in folati (vitamina B9);
  • crucifere (cavoli, cavolfiori, broccoli etc.);
  • frutti di bosco e frutti rossi (come fragole e melagrane).

A questo elenco vanno aggiunte le spezie, fra cui soprattutto:

  • zenzero;
  • curcuma; 
  • cannella. 

Queste rappresentano, infatti, validi alleati per insaporire anche le pietanze riducendo l’utilizzo di sale, che si nasconde in alimenti quali:

  • panificati (pane, pizza, cracker, fette biscottate, biscotti, ma anche patatine etc.);
  • salumi e formaggi stagionati, da limitare in quanto anche fonti di acidi grassi saturi. Anche i formaggi freschi e latticini andrebbero, comunque, limitati in gravidanza;
  • pesce conservato o affumicato;
  • salse e sughi pronti;
  • cibi in salamoia;
  • piatti pronti.

In sostanza, meno cibi confezionati e processati a livello industriale, dunque, e più cibi freschi e nutrienti.

 

I cibi che aiutano a controllare l’insulina

Sempre la dottoressa Banfi spiega che l’insulina è un ormone in grado di influenzare fortemente proprio l’equilibrio ormonale, per cui si consiglia un’alimentazione a basso carico glicemico che non vada a stimolare la produzione di insulina. 

È importante ridurre l’assunzione di:

  • zucchero, miele e marmellate;
  • zuccheri semplici, contenuti in alimenti quali biscotti, cornflakes, gelati, dolci di vario tipo, barrette;
  • yogurt, ad eccezione di quelli bianchi;
  • cereali raffinati e i loro derivati, favorendo, invece, cereali integrali.

 

Fibre: come assumerle correttamente 

Le fibre che sono presenti nei cereali integrali, legumi e verdura di stagione sono fondamentali, aggiunge la dottoressa Banfi, perché:

  • rallentano l’ingresso del glucosio nel sangue, con effetti favorevoli sull’equilibrio insulinemico ed endocrino;
  • permettono di regolarizzare l’alvo intestinale, garantendo una regolare eliminazione degli ormoni che hanno terminato la loro funzione. Si tratta di vantaggi importanti durante la stimolazione ovarica, soprattutto se si è a rischio di sindrome da iperstimolazione (una eccessiva risposta dell'ovaio alla terapia di induzione dell'ovulazione ); 
  • nutrono la flora batterica, il cui equilibrio è fondamentale per la salute dell’organismo e per garantire il mantenimento del delicato equilibrio tra le specie batteriche che colonizzano l’endometrio (tessuto mucoso che ricopre la parte interna dell’utero), elemento chiave durante l’impianto embrionale, aumentando le probabilità di successo riproduttivo.

 

Grassi e proteine prima e durante la PMA

Seguendo i consigli della dottoressa Banfi, inoltre, prima e durante un ciclo di Procreazione Medicalmente Assistita, non possono mancare:

  • fonti di grassi buoni, amici indiscussi della fertilità, come: olio extravergine di oliva, avocado,cocco, olive, semi oleosi e frutta secca a guscio,uova biologiche, pesce azzurro e salmone selvaggio, ricchi in acidi grassi omega-3; 
  • fonti proteiche, indispensabili per le cellule gametiche in via di sviluppo, di cui si consiglia il consumo a ogni pasto: pesce, uova carni di qualità e legumi. 

Un lieve incremento dell’introito proteico durante la stimolazione ovarica, inoltre, si è dimostrato utile per contenere il rischio di iperstimolazione.

Utile anche il consumo quotidiano di yogurt bianco intero come fonte di probiotici, batteri buoni per il nostro intestino.

Il messaggio finale, dunque, è che non esistono cibi di per sé miracolosi per la fertilità, ma a fare la differenza è la varietà di alimenti che si assumono durante i pasti e la loro frequenza di consumo.

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